Madre in "vellutto" con figlioletto su seggiola
Autore / Produttore: Ignoto
Data: 1932 ca.
Fonte/Informatore: Fabio Barnava
Data e luogo di raccolta dell'informazione: maggio 2023, Maniago
Indicazioni sul soggetto: Romano Rosa Bian (8/10/1930 – 15/12/2020) con la madre Maria Franceschina, detta la “Nina Dora” (Maniago 1905 – 1987). Il bambino sta in piedi su una sedia e sorretto dalla madre. In mano sembra che abbia un fazzoletto. Lei indossa un abito e scarpine di velluto. Porta al collo alcuni giri di piccole perle. Dietro di loro un fondale dipinto in cui su un lato tramite alcune pennellate sono stati creati degli accenni di piante e fiori
Luogo dello scatto: Maniago
Data dello scatto: 1932 ca.
Occasione: Ritratto
Autore dello scatto / Fotografo: Ignoto
Proprietario / Archivio: Fabio Barnava
Data: 1932 ca.
Fonte/Informatore: Fabio Barnava
Data e luogo di raccolta dell'informazione: maggio 2023, Maniago
Indicazioni sul soggetto: Romano Rosa Bian (8/10/1930 – 15/12/2020) con la madre Maria Franceschina, detta la “Nina Dora” (Maniago 1905 – 1987). Il bambino sta in piedi su una sedia e sorretto dalla madre. In mano sembra che abbia un fazzoletto. Lei indossa un abito e scarpine di velluto. Porta al collo alcuni giri di piccole perle. Dietro di loro un fondale dipinto in cui su un lato tramite alcune pennellate sono stati creati degli accenni di piante e fiori
Luogo dello scatto: Maniago
Data dello scatto: 1932 ca.
Occasione: Ritratto
Autore dello scatto / Fotografo: Ignoto
Proprietario / Archivio: Fabio Barnava
Romano Rosa Bian ritratto in uno studio fotografico insieme alla madre Maria Franceschina, detta “Nina Dora”. Lei era una casalinga e il marito era chiamato il “Nigno” Vittorio. Abitavano a Fratta e avevano anche una stalla. Sappiamo che una ricca parente, Rosa Marcolina (detta Rosina), nel suo testamento olografico, redatto l’8/03/1964, lasciò cento mila lire in eredità a Maria. Rosina infatti era infatti moglie di Giulio Rosa Bian, zio materno di Maria.